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Il percorso
Che dire? Come cominciare? Non è facile raccontare in poche parole... Il tutto parte da lontano. Ho costruito questo percorso di lavoro sull'esperienza concreta della pratica d'aula. Giorno dopo giorno ho dato forma all'idea di grammatica che avevo in testa, raccogliendo e immagazzinando schede, proposte, giochi. Ho monitorato l'andamento dell'attività, valutando attentamente i pro e i contro, i vantaggi e gli svantaggi, i successi e gli insuccessi. E alla fine ho sottoposto il tutto a un'attenta verifica. Ma nonostante gli esiti confermassero l'efficacia delle proposte, non ho mai cercato di divulgare questa percorso di lavoro. Frenata dal timore, mai completamente risolto, di fare quella che sale in cattedra senza averne i titoli, ho tenuto per me questa esperienza didattica e per molti anni ho continuato da sola a proporre la riflessione linguistica nelle mie classi così come l'avevo pensata e sperimentata. Poi la cosa ha preso forma quasi da sè e mi sono fatta conquistare dall' idea di realizzare due quaderni operativi che raccogliessero schede, attività, metodologia del nuovo approccio. Una volta impaginati i due libri operativi ne ho stampato, in proprio, un numero limitato: le copie sufficienti per i miei alunni delle classi prime ai quali li ho distribuiti dell'anno scolastico 2010 -2011. A questo punto mi sono fatta prendere da una specie di incontrollabile presunzione creativa e ho sottoposto i miei due quaderni al giudizio di alcuni editori. Pessima idea: i libri sono stati respinti da tutti. Ma ormai mi sentivo pronta al grande passo e, senza ascoltare ragioni, ho autopubblicato i miei due lavori e ne ho tentato la distribuzione su Amazon. Poi, sulla scia di questo primo passo, ho rotto gli indugi e sono uscita allo scoperto. E il 17 giugno ho tenuto presso la Biblioteca Civica di Tirano, che me ne ha dato l'opportunità, un incontro di presentazione. Se vi va potete rivedere le slide di sintesi, cliccano sull'immagine della locandina.